La diocesi di Sulmona ha richiesto, in un formato editoriale, la riproduzione dell’affresco di Celestino V in vesti papali. Allo scopo, è stata rilasciata dalla soprintendenza di L’Aquila, la concessione per l’utilizzo dell’immagine dell’affresco presente nell’eremo di Sant’Onofrio al Morrone.
Sono quindi seguite le riprese in alta definizione.

Questa produzione che unisce tradizione pittorica e moderne tecniche di stampa, garantisce la stabilità dei colori per molti anni.

Al tatto si avverte la materia muraria che dà risalto alla pittura.

In questo modo, le immagini delle opere d’arte realizzate su base muraria, diventano buona espressione e giusta memoria dell’originale, della sua storia e del suo valore.

Formato verticale, 22×33 cm.
Dettaglio dell’affresco che riproduce Celestino V in veste papale

Eremo di Sant’Onofrio al Morrone

L’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, risalente al XIII secolo è monumento nazionale dal 1902, si trova nei pressi di Sulmona e custodisce la memoria di Pietro Angelerio (o Pietro da Morrone), il frate eremita che qui visse e che nel 1294 divenne papa con il nome di Celestino V.

Pietro Angelerio si stabilì sulle pendici del Monte Morrone, in una grotta, disponendo successivamente la costruzione di un vero e proprio eremo che guardava verso la conca di Sulmona. Questo luogo si prestava alla vita solitaria ed ascetica, ma anche all’accoglienza di numerosi pellegrini.

Qui Celestino V vi fece ritorno nel 1295 dopo aver abdicato.

Tra le tante rappresentazioni pittoriche è presente l’affresco di Celestino V con le vesti papali. Il santo, indossa una tiara intessuta di fili gialli, con veste e cappuccio riversato sul mantello bianco.

Lo stile editoriale Epogea è il risultato dell’incontro tra moderne tecnologie e antichi materiali, da sempre utilizzati nelle belle arti. Le basi murarie su cui riproduciamo le immagini hanno una inaspettata capacità espressiva. Esse sono in tutto simili alle basi dell’affresco.

MG
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